Repetita iuvant, dicevano nell’Antica Roma. Il successo delle prime schermaglie del 16 maggio induce gli alti comandi sabaudi a insistere con la strategia della guerriglia. In questa fase diventano protagonisti i reggimenti di ussari giunti a Torino con i primi rinforzi mandati dall’imperatore d’Austria.
Gli Huszár che militavano nell’armata imperiale erano originari del Regno d’Ungheria, più precisamente dell’area che oggi corrisponde alle zone di confine tra Serbia e Croazia. Gli austriaci li chiamavano ‘ungheresi’, un po’ sbrigativamente e non senza una punta di disprezzo: consideravano i loro sudditi di quel paese dei selvaggi fin troppo inclini alla ribellione. Ma sul campo di battaglia, gli ungheresi erano una forza militare straordinaria.
Gli ussari erano un reparto di cavalleria leggera, armati di carabine, pistole e della sciabola che costituiva il loro vero e proprio emblema. Si muovevano con rapidità, decisione e precisione ‘chirurgica’, per poi ritirarsi rapidamente.
Il 17 maggio del 1706 una delle loro incursioni fa 11 prigionieri francesi. E siamo appena all’inizio…
L’immagine in testa al sito, che dà un’idea dell’aspetto di un ussaro a cavallo, è stata caricata su Pinterest da Cameron Robinson.