I francesi si rafforzano sul loro fianco sinistro costruendo ripari in modo da proteggersi durante i lavori e contrastare le frequenti sortite nemiche dalla Cittadella.

All’azione degli artiglieri si unisce quella dei genieri che scavano gallerie con l’obiettivo di raggiungere le fortificazioni per farle saltare “da sotto”: continuano gli scavi verso la mezzaluna di Soccorso.

In città la Congregazione si preoccupa del mantenimento delle truppe. Il tesoriere generale chiede infatti alla Città di farsi carico di vino, carne, riso, legumi, lardo, carne salata, formaggio, olio d’oliva e acquavite. Esaminata la nota del tesoriere, i consiglieri ritengono che le richieste siano eccessive e rischiano di intaccare le riserve destinate ai civili. In particolare si fa presente, nella seduta del consiglio, che non è possibile introdurre altro bestiame in città: i prati di Vanchiglia, destinati a pascolo, non sono abbastanza vasti per nutrire più animali di quello che già ci sono. Alla fine si stabilisce che la Città stanzierà fino a un massimo di centomila livres per comprare viveri per le truppe mediante una emissione di titoli del Monte di San Giovanni Battista.

Un altro problema che bisogna affrontare è legato al commercio delle palle da cannone piovute in città. C’è chi ne approfitta fissando prezzi d’acquisto dei rottami più bassi di quelli fissati dagli uomini del Duca nei punti di raccolta ufficiali.L’8 luglio il generale Von Daun sarà costretto a ricordare le modalità per la consegna. “[…] Sendo spediente, che le Bombe, loro fragmenti, e le palle da Cannone gettate dalli Nemici in questa Città, e Cittadella vengano ritirate nell’Arsenale di S.A.R., e havendo a questo fine il Conseglio dell’Artiglieria dell’A.S.R. nominati, e deputati li Mercanti Tenca e Resca per retirare dette palle da Cannone, Bombe, e loro fragmenti, e pagarne il prezzo a quelli, che le consignaranno,e rimetteranno, regolato quant’alle Bombe grosse intiere a livre due per caduna, e le piccole a soldi vinticinque, li fragmenti d’esse a soldi dieci il rubbo, le palle da Cannone di maggior peso di libre vinti inclusivamente a soldi cinque caduna, e quelle di minor peso a soldi tre denari quattro caduna. Perciò prohibiamo a qualsivoglia persona di qualunque sesso d’accomprare, sia in piccola, che in grande quantità d’esse palle da Cannone, Bombe, e fragmenti loro sotto pena di Scuti vinticinque d’Oro per caduno che contraverrà e di tre tratti di corda da darseli in pubblico, oltre la perdita di tutto ciò, che si trovassero haver accomprato”

L’immagine in testa al post, di Frank Monthy, raffigura artiglieri settecenteschi come “in posa” durante un momento di relax.