La città delle streghe è un thriller gotico veramente ben riuscito.
Ambientato a Torino nei primi anni del 1700, usa la città e la sua fama di casa del diavolo e delle streghe per imbastire una trama interessante ed accattivante.
Nella nebbia e nell’oscurità della notte un misterioso assassino si aggira nei vicoli, lasciando le sue vittime orrendamente mutilate e private del cuore. Molto coinvolgente, il lettore si immergerà in questo romanzo, cercando la verità tra la leggenda, un omicida nascosto tra la superstizione, mentre la Francia e il Ducato di Savoia entrano in guerra.
Con questi ingredienti Buggio dà vita ad una storia nella storia, narrandola con uno stile elegante e personale che tiene incollati alle pagine, senza mai annoiare, con un ritmo che procede sicuro attraverso i passaggi temporali e le vicende che vedono due protagonisti molto diversi tra loro, ma ugualmente interessanti.
Da una parte Gustìn, orfano divenuto uomo di fiducia di un influente Conte. Personaggio duro e disincantato, che non si lascia abbindolare dalle credenze popolane e conduce un’indagine privata per giungere all’insospettabile verità dietro quelle morti. Concretezza è la sua qualità. Dall’altra parte Laura, giovane figlia di un mastro profumiere che lascia Nizza per la relativa sicurezza di Torino. Le prove che affronterà durante il viaggio, e quelle non meno difficili che si troverà a sostenere giunta a destinazione, la cambieranno profondamente, facendola diventare più forte e consapevole, più matura, mentre misteriose presenze l’accompagneranno. Magia è la sua dote.
Un romanzo tra il reale e l’illusione, tra il mondo materiale e quello spiritico, con la guerra sullo sfondo e i delitti in primo piano.
Tra atmosfere puramente gotiche e adrenalina da thriller, si rivela un’opera perfetta. Assolutamente da leggere!
(Tatiana Vanini)
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