Luca Buggio – scrittore, regista e attore teatrale torinese – torna in libreria dal 3 ottobre per La Corte Editore conLa città delle streghe, un affascinante romanzo che ci trasporta nella Torino del Settecento, in un’atmosfera che sconfina tra il gotico e il thriller, facendocela vivere in tutta la sua magia.
Agli inizi del secolo la politica spregiudicata di Vittorio Amedeo II porta il Ducato di Savoia in guerra contro la Francia. Laura Chevalier, cresciuta vicino a Nizza, crede di essere al sicuro fuggendo a Torino, ma scopre che la capitale del Ducato non è una città come tutte le altre. Ci sono cose di cui non si può parlare se non sotto la protezione dei Santi, perché l’Uomo del Crocicchio è sempre a caccia di anime e potrebbe essere in ascolto. Misteriose presenze si aggirano per le vie quando scende la notte, e cadaveri mutilati vengono ritrovati la mattina seguente. Lo sa bene Gustìn, un tempo monello di strada che si è fatto le ossa fra imbrogli, furti e truffe fino a diventare una delle spie del Duca. Disilluso e intraprendente, è l’uomo giusto per fare i lavori sporchi, ma anche per mettersi a caccia di banditi, streghe e serial killer. Le loro vite si sfiorano mentre la città si prepara a sostenere l’assedio che deciderà i destini della guerra e del Ducato, tremando per i segni diabolici o affidandosi ai presagi celesti.
Si è detto e scritto molto nei secoli sul fascino esoterico del capoluogo piemontese, che nel nuovo romanzo di Buggio non è il semplice sfondo delle vicende narrate, ma si rivela vero e proprio protagonista. «Il sovrannaturale – racconta lo scrittore – caratterizza Torino come città magica, spesso in un’ambivalenza di Bene e Male, ed è ai miti torinesi che ho attinto per dare vita alla parte fantastica della storia, oltre alle numerose testimonianze di processi per stregoneria e misteriose apparizioni, documentate nel Nord d’Italia e in Europa in quel particolare periodo storico che passa da un’epoca di superstizioni e fervore religioso all’Età dei Lumi». A sostenere l’attendibilità della trama l’autore ha intrapreso un lungo lavoro di documentazione, non soltanto sulla parte storica ma anche su quella “magica”, oltre ad avvalersi della consulenza dello studioso Piergiuseppe Menietti del Museo Pietro Micca di Torino e dell’associazione Espaci Occitan, per caratterizzare in modo credibile la parlata dei personaggi.
La scrittura incalzante ed evocativa di Buggio alterna sapientemente le storie di Laura e Gustìn, rendendo La città delle streghe un thriller intrigante, capace di affascinare non solo gli appassionati del genere storico ma anche chi vuole vivere una Torino d’altri tempi.
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