La Città dei Santi è il terzo volume che conclude la bellissima e appassionante Trilogia creata da Luca Buggio. Personalmente posso dire che, dopo aver apprezzato i due precedenti volumi, sono rimasto piacevolmente colpito da questo terzo conclusivo che reputo il più bello perché per me è quello che riesce a trascinare e canalizzare il Misticismo e la Simbologia de “La Città delle Streghe” e l’Inquietudine emotiva di un Conflitto consumato sopra e sotto quella Torino descritta ne “La Città dell’Assedio”.

Il Prologo introduce il Lettore con un’atmosfera pesante; lo Stile è subito oppressivo e ci atterrisce con le Grida strazianti con cui si chiude il paragrafo. La Panoramica iniziale, utile per riunire le fila della Trama, mostra un Gustìn (il Protagonista) più umano perché reso “vulnerabile” dal Sentimento che provava per Laura. Sempre più convinto sia del fatto che Torino e i suoi abitanti fossero difesi da una Forza Sovrannaturale, e sia del fatto che i rapimenti fossero opera di un Traditore che offriva i suoi servizi per i seguaci del Dio Drago. La descrizione dei colpi di Cannone sempre più precisi danno un idea di come il Nemico stringesse le sue maglie attorno alla Cittadella.

Nella Prima Parte la Narrazione è divisa: da un lato abbiamo le macchinazioni dei seguaci del Dio Drago, consapevoli sia del pericolo rappresentato dall’operato di Gustìn e sia della necessità di offrire ancora sangue delle vittime sacrificali per completare il Risveglio del loro Dio. Dall’altro troviamo Laura descritta come fragile ma risoluta, capace di sbocciare come un fiore di campo nei luoghi più angusti; Rafforzata dal legame con Gustìn, era in pena per Lui, per il suo passato che non lo metteva al riparo dall’Uomo del Crocicchio.

I Capitoli successivi sono quelli in cui la fase descrittiva è più sagace e penetrante: Il fermento della povera gente e la confusione del Mercato si contrappone con il panico scaturito dalle bombe che sbriciolano palazzi, costruzioni richiamando l’attenzione del Lettore con le grida e il pianto dei feriti. Gustin e Laura nonostante separati sapranno arrivare entrambi alle stesse conclusioni; Laura troverà conferma sull’esistenza di esseri dotati di magia a volte Buona e a volte Cattiva. Gustin alla fine scoprirà la verità riguardante i Torinesi scomparsi e sul perchè di tali sparizioni.

La Fase Centrale del libro ci porta verso la vigilia del Conflitto: Piemontesi, Austriaci, Inglesi e Irlandesi si preparavano a condividere le sorti di Torino. Siccome la Partita principale si sarebbe giocata attorno alle sorti della Cittadella, Gustin era in prima linea anche se non era un soldato; Ben consapevole che la battaglia militare avrebbe avuto ripercussioni anche per quella che vedeva contrapposti i Santi contro il Demonio, a differenza di tutti gli altri, sperava nella prima mossa dei Francesi perchè sicuro che in quel caso sarebbero intervenuti in loro aiuto i Cavalcanti.

Una citazione tratta dall’Apocalisse accompagnerà Il Lettore alla Fase Conclusiva del libro, fatta principalmente da pagine ricche di tensione con cambi repentini di scena, tutto seguito da uno Ritmo drammatico e uno Stile penoso adatto per identificare lo strazio e il tormento per le scene più forti di questa fase. Nella battaglia Primordiale che vedeva coinvolte le forze del Bene e del Male saranno necessari Sacrifici per un Bene Superiore decisivi per fronteggiare la minaccia più malvagia. Gustin , che aveva fatto la sua parte nel conflitto, con la stessa “saggezza” rinuncerà a godere dei frutti di tanto sforzo, e insieme a Laura andrà incontro al suo Destino già delineato fin dall’inizio della loro Storia.

Grazie all‘Epilogo del libro l’Autore ci fa fare un balzo temporale che mostra i nostri Protagonisti dopo molti anni, ripercorrendo le gesta compiute in precedenza e quelle degli anni successivi; Così facendo saranno restituiti anche tutti quei ricordi cari che la mente aveva dimenticato , in particolare un Sorriso che con il suo splendore era stato capace di far luce tra le ombre e illuminare il cammino degli uomini.

Faccio di nuovo i miei più sinceri complimenti al bravissimo Luca Buggio (conosciuto personalmente al Salone del Libro) ringraziandolo anche per la bella dedica fatta ma sopratutto perché con i suoi tre libri ha saputo conquistarmi, attraverso una Trama avvincente fatta di misteri, simbologia, trattando Temi Importanti e con una parte Storica ricostruita in maniera precisa; l’Autore, Dosando e bilanciando una suspence crescente nei primi due volumi, è stato bravo nel mantenere la tensione giusta fino alla fine quando con il Terzo volume concludeva magnificamente la sua bellissima Trilogia.

(Walter Bianco)

potete leggere la recensione sul blog

“La città dei santi” di Luca Buggio, La Corte Editore.

mentre qui troverete quella de “la città delle streghe” e qui quella de “la città dell’assedio”.