Terzo ed ultimo romanzo della serie della Trilogia della Città, racconta gli ultimi giorni cruciali del 1706 dell’assedio francese su Torino. La città sabauda è oramai allo stremo, pronta a capitolare. Le forze francesi sono intente a sferrare l’ultimo assalto decisivo alla Cittadella. Ma presenze supreme e misteriose saranno l’ago della bilancia in questa battaglia sanguinosa. In quest’ ultimo capitolo ritroviamo i nostri “cari” Gustin, “agente segreto” del governo dei Savoia e Laura dolce ed innocente saponaia dello storico mercato Balôn, intenti a sconfiggere ed allearsi con entità oscure. L’autore in questo epilogo chiarirà e spiegherà i tanti misteri che hanno interrogato il lettore nei precedenti romanzi. Quest’opera rispetto a quelle antecedenti ha un risvolto meno storico, la sua narrazione ha uno stile più noir ed esoterica. A chi piace il genere non rimarrà deluso. Mi preme sottolineare ed evidenziare, il racconto e l’omaggio nei primi capitoli, di una figura a noi torinesi cara: Pietro Micca, soldato minatore dell’esercito sabaudo, soprannominato “Passapertut”, sacrificò la propria giovane vita per difendere strenuamente i suoi commilitoni e la Cittadella. A lui è dedicato a Torino un museo.
(Antonio Martino)
potete leggere la recensione sul blog