Il romanzo di Luca Buggio è ambientato in una Torino Settecentesca dove si alternano le vicende di Augusto Graziadei, detto Gustìn, e Laura Chevalier. Alla soglia della guerra contro la Francia, Gustìn, ex delinquente di strada, viene reclutato come spia del Duca, mentre Laura fugge con la sua famiglia dall’imminente guerra, dalla sua città natale nei pressi di Nizza, per raggiungere Torino, in cerca di un futuro migliore e propizio. Il viaggio metterà a dura prova Laura, attraverso una serie di disgrazie e sventure che cambieranno per sempre la sua vita. Entrambi si troveranno davanti agli occhi, misteriosi e brutali omicidi, leggende si vociferano a Torino, streghe, banditi e “L’Uomo del Crocicchio” è tornato a terrorizzare gli abitanti della città. Ma esiste veramente? Chi è il reale colpevole degli omicidi?
I due protagonisti vivono le loro vite su due binari completamente separati, che si incroceranno solo per un brevissimo episodio, nonostante io abbia sperato fino all’ultimo che le due storie si intrecciassero. Non sono un’amante dei libri ambientati nella storia, ma Luca Buggio ha creato un clima e una scenografia talmente perfetta che mi ha fatta perdere in un’altra epoca, facendomela vivere realmente, attraverso nomi e dialoghi studiati nel dettaglio. Al contrario di quello che mi accade di solito, non ho “divorato” il libro, ma in questo caso è stata una cosa positiva, mi ha fatto apprezzare moltissimi dettagli che altrimenti mi sarebbero sfuggiti. Ho letto questo libro prendendomi il tempo necessario per entrare nella storia, senza nessuna fretta, godendomi ogni paesaggio e descrizione, e rileggendo più volte alcuni passaggi. Si coglie fin da subito il lavoro alle spalle di questo romanzo, niente è lasciato al caso, colpi di scena si susseguono tenendoci tutto il tempo sulle spine. A metà tra il thriller e il romanzo storico, La città delle streghe è un libro di cui consiglio la lettura! [Laura]
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